un pranzo PREISTORICO

Mettete i commensali attorno ad una tavola, gettate uno stinco di mammut nel mezzo, distribuite una clava per ciascuno e… giù di galateo preistorico, altro che Monsignor Della Casa!

Scherzi a parte, dopo quello Medievale  ecco un altro menù a tema, frutto di una bella ricerca, occasione oltretutto per ripassare un po’ di storia, preistoria in questo caso…

Location: scordatevi ovviamente dinosauri e cavernicoli, il nostro pranzo per essere mangiabile deve essere ambientato nel Neolitico, 10.000 anni Avanti Cristo, quando i nostri avi smettevano di essere cacciatori nomadi per diventare agricoltori ed allevatori stanziali. Vivevano in capanne di legno e paglia, in piccoli villaggi con una prima organizzazione sociale, stavano addomesticando galline, capre, pecore e maiali e stavano scoprendo le gioie di un raccolto seminato anziché soltanto cercato.

 

Bevande: non conoscevano ancora il vino ma ottenevano già la birra dai cereali. Servite quindi birre artigianali di orzo, grano eccetera.

 

Antipasto: uova con salsa di capperi. Le uova erano nella loro disponibilità, inoltre erano grandi mangiatori di capperi che all’epoca erano molto diffusi. Già conoscevano l’olio di oliva, per cui potete lessare le uova e servirle con una salsina di olio, appunto, capperi e rucola, per dare un tocco d’erba.

 

formaggio preistoricoAntipasto: formaggio fatto in casa. Erano agli inizi della caseificazione (procedimento per cui si ottiene il formaggio utilizzando casaeina di origine animale o vegetale) ma sicuramente facevano il formaggio per semplice acidificazione. La ricetta integrale la trovate Qui. Riassumendo: 1lt di latte intero, 1 limone, un colino a maglie fini o un canovaccio. Preparazione: portate il latte alla quasi ebollizione, ovvero quando fuma fortemente ma non bolle ancora, versate il succo di un limone per ogni litro e tenete sul fuoco vivo per 3 minuti, mescolando continuamente. Coprite con un coperchio e lasciate raffreddare per 15 minuti, il vostro formaggio si sarà separato dal siero depositandosi sul fondo. Con il colino a maglie fini raccogliete tutti i fiocchi di formaggio per metterli a scolare nel colino a maglie grosse o nel canovaccio pulito. Quando tutto il siero sarà scolato, potete mettere in frigo per due ore e poi servire condendolo a piacimento.

 

 

 

zuppa preistoricaPrimo: zuppa. Potete utilizzare orzo, miglio, farro, lenticchie, piselli, ceci, cicerchie, erbette di campagna, carote, cotenne di maiale. Quello che otterrete è una normale zuppa, con un sapore un po’ più ancestrale. Cereali e legumi potrete comprarli secchi in qualsiasi supermercato ben fornito, le erbette andranno benissimo surgelate, il resto fresco. Se usate un coccio di terracotta l’effetto sarà ancora migliore. Preparazione: fate un soffritto con olio, aglio e qualche spezia, aggiungete cereali e legumi (controllate se vanno ammollati qualche ora prima nell’acqua), erbette, verdure prescelte, aggiungete acqua e lasciate sobbollire lentamente.

 


pane preistoricoPane:
pane di cereali non lievitato. Non conoscendo ancora la lievitazione, ottenevano un pane azimo dalle farine di cereali che coltivavano, per cucinarlo poi sulla pietra. Ingredienti per 8 piatti di pane: farina integrale di cereali misti 450g; 200ml di acqua tiepida; sale ed olio. Procedimento: impastate gli ingredienti fino ad ottenere una palla ben morbida, coprite e lasciate riposare un’ora. Dividete l’impasto in otto palline, appiattitele a suon di sberle e mattarello e cucinatele su una piastra (o padella) ben calda, spennellandola di olio. Potete usare il pane come piatto su cui porre la seconda portata ma un consiglio… fatelo appena prima di mangiare, in poche ore diventa duro e potreste utilizzarlo, al limite, come frisbee.

 

pollo preistoricoSeconda portata: Pollo in crosta. Questa è l’unica ricetta adattata, le altre sono rigorosi rifacimenti. Ho letto che abitudine del neolitico fosse cucinare il pollo avvolgendolo nell’argilla e mettendolo direttamente nel fuoco. Ai giorni nostri questo sarebbe un po’ difficile… così ho avuto quest’idea, ricreare in cucina una sorta di argilla. Ingredienti: 700g di farina; 700g di sale grosso; 2 bicchieri e mezzo di acqua; erbe aromatiche. Procedimento: versate il preparazione pollo preistorico
tutto in una terrina e lavorate fino ad ottenere un impasto grossolano che poi stenderete lasciandolo dello spessore di 1 centimetro o più. Farcite il pollo con un mazzetto di erbe aromatiche (salvia, rosmarino, timo eccetera) e massaggiatelo con lo stesso mix sminuzzato (senza sale, mi raccomando!), legate le gambe del pollo con spago da cucina. Sistematelo al centro dell’impasto e ripiegatelo chiudendolo completamente in una sorta di uovo. Ponete l’uovo di pterodattilo in un forno già riscaldato a 220° e cuocete per un’ora e un quarto circa. Nei primi minuti l’uovo diventerà duro come terracotta simulando l’antico metodo di cottura. Tranquilli, il pollo all’interno si cucinerà lentamente, senza mai bruciarsi e trattendendo tutto il sapore. Un magnifico sistema di cottura! Munirsi di martello per accedere allo pterodattilo stesso.

 

Contorno, neppure a dirlo, insalata (condita con olio, sale e limone) oppure spinaci. Niente aceto, se non c’era il vino, del resto….

 


biscotti preistoriciDolce:
i nostri antenati mangiavano tantissima frutta secca (che era la prima modalità di conservazione) e facevano dei biscotti non lievitati con ripieno di noci o fichi secchi, ovviamente solo tanto miele al posto dello zucchero. Ingredienti: 1 uovo; 40g di farina; 30g di burro; un pizzico di sale, miele a volontà. Preparazione: amalgamate il tutto per poi lasciar riposare un’ora, stendete ed incorporate un ficho secco oppure una noce. Cuocete in forno, 10 minuti circa, fino ai primi segni di biscottatura.

 

Buona rievocazione!

un pranzo PREISTORICOultima modifica: 2013-02-11T08:12:00+01:00da fedesganzy
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